Prescrizione consumi

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Denuncia sinistro e risarcimento danni

Segnalazione sinistro con responsabilità di Alfa come Gestore

Modulo per segnalare un sinistro e richiedere il risarcimento danni

Per denunciare un sinistro del quale ritieni Alfa S.r.l. civilmente responsabile in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato (con l’esclusione, quindi, dei reclami riguardanti contratti, bollette, letture contatore, pagamenti rimborsi, guasti e/o interruzioni di fornitura, per i quali occorre compilare il Modulo di Richiesta apertura Reclamo) e richiedere il risarcimento dei relativi danni subiti.

Cosa serve la segnalazione sinistro?

Caso abbia subito un danno (ad esempio da lavori, perdite d'acqua, guasti ecc.) per cui ritiene responsabile Alfa come gestore. Serve sia per denunciare l'accaduto sia per avviare la richiesta di rimborso.


Alfa dopo aver ricevuto la segnalazione, avvierà la valutazione del caso per determinare l'entità del danno e la possibilità di rimborso.

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Denuncia sinistro e richiesta di risarcimento danni

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Depurazione

Dalla depurazione, nasce l’acqua pronta a rinascere

La depurazione

La Depurazione: restituiamo all’ambiente circa 100 milioni di metri cubi d’acqua all’anno per essere riutilizzata!

L’acqua, una volta utilizzata nelle attività domestiche e industriali inizia il suo “viaggio” attraverso la rete fognaria fino a raggiungere gli impianti di depurazione, ovvero un insieme di strutture nelle quali si realizza il vero e proprio processo di “pulizia delle acque di scarico”, chiamato depurazione.

Le acque di scarico, dette anche acque reflue, sono quindi le acque utilizzate nelle attività umane, domestiche, industriali o agricole e per questo motivo contengono sostanze organiche e inorganiche che, se non venissero “pulite” con la procedura di depurazione, recherebbero danno al territorio, all’ambiente e  alla nostra salute. 

Affiniamo ininterrottamente  questi  processi di trattamento delle acque di scarico al fine di avere un impatto positivo sull’ambiente, ma anche sulla sfera economica e sociale del nostro territorio.

Questa incessante pratica, viene effettuata dalla nostra società, secondo quanto stabilito dalle normative italiane e comunitarie, che prevedono le azioni necessarie a raggiungere o mantenere il buono stato di qualità delle acque superficiali o profonde, tutelandole dall’inquinamento.

Questo complesso processo  che si svolge all’interno dei depuratori, comprende varie fasi  all’interno di grandi “vasche” nelle quali avviene la rimozione degli inquinanti, ovvero di quelle impurità che, come abbiamo detto, se rilasciate in ambiente, potrebbero interferire con il normale funzionamento degli ecosistemi,  modificandone gli equilibri.

Qualsiasi tipo di utilizzo delle acque infatti lascia delle “tracce” più o meno accentuate che ne impediscono la diretta restituzione all’ambiente, determinando pertanto la necessità di rimuoverle dalle acque di scarico.

Gli impianti di depurazione hanno quindi un unico obiettivo: restituire a nuova vita l’acqua di scarico, rendendola perfettamente pulita e depurata per essere nuovamente immessa nell’ambiente (lago, fiume, mare…) concludendo così il ciclo del sistema idrico integrato.

È, inoltre, importante ricordare che i depuratori sono fatti esclusivamente per trattare le acque di fognatura, non tutti i rifiuti. Impariamo quindi a usare correttamente posacenere e cestini, a conferire gli oli esausti, anche quelli che usiamo per cucinare, ai consorzi di smaltimento, perché la tutela dell’ambiente e dei corsi d’acqua parte soprattutto dai comportamenti di ciascuno di noi!

Come funziona

Il Processo di Depurazione delle Acque: Dalla Filtrazione al Riutilizzo.

La depurazione delle acque avviene sfruttando processi fisici, chimici, meccanici e biologici. Quest’ultimi rappresentano il cuore di un impianto di depurazione in quanto i batteri, dei veri e propri “microrganismi pulitori”, si nutrono degli inquinanti e quindi li rimuovono dall’acqua.

L’aggregazione dei batteri in fiocchi determina la formazione dei fanghi attivi o fanghi biologici, fondamentali per il processo di pulizia delle acque. I fanghi, una volta che hanno svolto il loro importantissimo compito, devono essere separati dalle acque prima di poterle restituire all’ambiente.

I processi chimici, fisici e meccanici di depurazione sfruttano invece le migliori tecnologie disponibili per eliminare la parte di inquinanti non rimovibili tramite il processo biologico.

Una volta verificato che le sostanze dannose per l’ambiente sono state eliminate, l’acqua è pronta per la restituzione in ambiente ossia per essere immessa in un fiume o in un lago, come avviene in provincia di Varese, oppure nel mare, come accade in altre zona d’Italia, concludendo così il ciclo del sistema idrico integrato.

Dove finiscono i microrganismi pulitori: gestione dei fanghi di depurazione

I fanghi di depurazione, una volta separati e stabilizzati, possono diventare compost per l’agricoltura o essere smaltiti in inceneritori e discariche. Inoltre, i fanghi vengono sfruttati per produrre biogas, un'energia rinnovabile. Il nostro obiettivo è incrementare la produzione di biogas attraverso impianti di cogenerazione, contribuendo così a una gestione sostenibile dei rifiuti e a una riduzione dell'impatto ambientale.

La fitodepurazione

La soluzione naturale alla depurazione delle acque

La fitodepurazione: un processo di depurazione che coniuga perfettamente tecnologia ed ecologia!

La dimensione degli impianti di depurazione da noi gestiti è variabile: alcuni servono grandi aree urbanizzate e industriali, mentre altri sono a servizio di piccole realtà urbane e turistiche.

Proprio negli insediamenti isolati e nelle aree montane o prossime ai laghi, stiamo cercando di minimizzare gli scarichi su suolo mediante la realizzazione di impianti di fitodepurazione che, data la natura di questi luoghi, consentono di ridurre l’impatto paesaggistico ed ecologico dell’impianto di depurazione tradizionale, andando invece a valorizzare aree inutilizzate o dismesse.

La fitodepurazione è la risposta naturale agli impianti di depurazione delle acque di scarico.
La Fitodepurazione è infatti un sistema di trattamento delle acque reflue, progettato e costruito per riprodurre artificialmente i naturali processi autodepurativi presenti negli ambienti umidi, sfruttando le caratteristiche di alcune specie vegetali.

Questa tecnologia prevede che le acque reflue vengano depurate mediante l’uso di un bacino impermeabilizzato in cui il substrato ghiaioso e quello vegetale combinano la loro azione: l’acqua non depurata scorre nel letto di ghiaia dove le piante acquatiche raccolgono ossigeno e nelle loro radici sviluppano i microrganismi necessari all’abbattimento degli inquinanti attraverso reazioni biochimiche.

Il processo di fitodepurazione coniuga perfettamente tecnologia ed ecologia, in quanto è un processo che non necessita di impianti elettromeccanici, di energia elettrica e non produce fanghi da smaltire.

La fitodepurazione,  inoltre, può essere utilizzata come sistema di affinamento dopo impianti tradizionali di depurazione o scolmatori di piena,  innalzandone l’efficacia prima della restituzione delle acque ai corpi idrici, migliorando così la fruibilità degli specchi d’acqua.
I vantaggi dell’utilizzo della fitodepurazione sono inoltre evidenti per le numerose località a vocazione turistica presenti sul nostro territorio. Questi impianti, infatti, non solo si integrano bene nel paesaggio, ma sono anche in grado di reggere portate variabili nei periodi di maggiore afflusso.  

Fitodepurazione: depurare le acque in modo naturale

La Fitodepurazione oltre a riprodurre artificialmente i naturali processi autodepurativi presenti negli ambienti umidi, può riguardare anche i seguenti trattamenti:

fitodepurazione di affidamento
La fitodepurazione di affinamento

La fitodepurazione di affinamento migliora la qualità delle acque reflue già trattate, in particolare per scarichi su bacini sensibili come laghi o per il rilascio su suolo. Questo processo ecologico riduce l'impatto ambientale delle acque depurate, tutelando le risorse idriche e la biodiversità.

fitodepurazione post scolmatore
Fitodepurazione post-scolmatore

Migliora la qualità delle acque piovane scolmate, riducendo l’impatto ambientale prima che vengano scaricate nel corpo recettore. Quando gli spazi lo permettono, questo trattamento ottimizza la depurazione.

Attualmente gestiamo i seguenti bacini di fitodepurazione

Attualmente gestiamo diversi bacini di fitodepurazione, questi impianti sono una parte fondamentale nella nostra strategia per ridurre l'impatto ambientale e proteggere risorse naturali delicate, come laghi e suolo.

Apertura reclamo

Avvia un reclamo per disguidi o disservizi

Modulo di segnalazione per guasti, errori e disservizi

Se hai riscontrato un problema con il servizio, questa pagina ti permette di inviare una segnalazione o un reclamo in modo semplice e veloce. Compila il modulo con i dettagli del disservizio e riceverai assistenza per la risoluzione della problematica.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o assistenza, compila il form e riceverai supporto.

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Compila il modulo, firmalo nei campi appositi (anche in formato digitale) e invialo allegando tutta la documentazione richiesta.

Invia a questo indirizzo email: reclami@alfavarese.it

Moduli disponibili

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Richiesta apertura reclamo

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Telecontrollo impianti

Sicurezza e affidabilità, sempre sotto controllo

Il telecontrollo

Abbiamo adottato un sistema di teleallarme per aumentare l’efficienza e la sicurezza degli impianti!

Il telecontrollo o teleallarme è un sistema di automazione che consente di pilotare, sorvegliare e supervisionare a distanza le infrastrutture che compongono l’acquedotto, la fognatura e la depurazione, monitorandone 24 ore su 24 il corretto funzionamento.

Molte delle manovre e dei controlli che nel passato venivano eseguiti manualmente in loco dal personale di servizio, oggi possono essere effettuati da remoto. In presenza di un territorio morfologicamente variegato come quello della provincia di Varese, dove le infrastrutture sono spesso disseminate su grandi distanze ed in località talvolta non facilmente raggiungibili, la possibilità di monitorare il buon funzionamento degli impianti anche da lontano rappresenta un notevole vantaggio.

Il telecontrollo permette di ottimizzare il rendimento delle installazioni, aumenta la loro efficienza e sicurezza, migliora la qualità del servizio offerto agli utenti e contemporaneamente riduce i costi di gestione.

L’automazione della gestione consente la sorveglianza in tempo reale della rete mediante un’attività di ricezione on line degli allarmi: l’immediata disponibilità di informazioni sul verificarsi di eventuali problematiche funzionali, consente di organizzare interventi di risoluzione mirati e tempestivi, diminuendo notevolmente l’eventualità che il guasto provochi disagi sensibili.

Come funziona

Come avviene la comunicazione tra le componenti del telecontrollo

Le componenti del telecontrollo comunicano generalmente tramite rete mobile  mentre in alcune aree della provincia di Varese si sopperisce alla mancanza di connettività con l’uso di radiomodem, mantenendo il medesimo standard di qualità delle informazioni.

Le periferiche sono completamente configurate con un software che tramite pagine web dedicate e pubblicate in web server dal device, permette di monitorare e modificare numerosi parametri.

L’utilizzo di strumentazione sempre più “intelligente” permette quindi di ottenere un gran numero di informazioni utili alla conduzione e all’analisi dei processi.

Obiettivi e investimenti

Obiettivi e investimenti in tecnologia e formazione

Abbiamo intrapreso e sostenuto questo processo di implementazione dei sistemi di telecontrollo con consistenti investimenti sia nella tecnologia che nella preparazione del personale tecnico specializzato con l’obiettivo di estendere il teleallarme alla maggior parte possibile di territorio servito, introducendo nuove stazioni e modernizzando progressivamente anche gli impianti ricevuti in eredità dai precedenti gestori (i comuni, le sei Società Ecologiche e Prealpi Servizi)

Quando completeremo questo percorso avremo il controllo capillare delle componenti dei processi che ci permetterà continue e nuove valutazioni, fornendo strumenti indispensabili all’ingegnerizzazione della conduzione del servizio.

obiettivi-e-investimenti

Il viaggio dell'acqua: dal sorgente alla rete acquedottistica, garantendo qualità e sostenibilità.

Scolmatori e sfioratori

Protezione ambientale nelle reti fognarie

Lo scolmatore è un elemento chiave delle reti fognarie per l'ambiente.

Uno degli elementi più sensibili e importanti delle reti fognarie per la tutela dell’ambiente è lo scolmatore o sfioratore

Gli scolmatori e gli sfioratori sono delle infrastrutture che definiamo delle “porte” tra la fognatura e l’ambiente, ossia sono dei varchi che possono mettere in comunicazione il mondo delle acque reflue e quello delle acque presenti nell’ambiente circostante, come laghi, fiumi, torrenti, i cosiddetti corpi idrici superficiali.

Essendo le acque reflue, per natura, sporche, è bene che queste porte non vengano mai varcate se non in occasione di eventi meteorologici importanti come in caso di presenza di piogge molto intense. In occasione di questi eventi può succedere che l’acqua reflua diluita dalle notevoli quantità di acque piovane che si riversano nei condotti fognari tramite le caditoie stradali, venga immessa in ambiente esterno senza subire alcun processo depurativo.

Le reti fognarie vengono progettate e dimensionate in modo da riuscire a convogliare presso l’impianto di trattamento una certa quantità sia di acque reflue che di quelle piovane provenienti dalle caditoie stradali. Ogni evento di pioggia che produce più acqua di quello preventivato e considerato nel progetto, innesca tuttavia irrimediabilmente l’attivazione dello scolmatore, per cui una parte dell’acqua prodotta dalla pioggia, mista alle acque reflue, passerà attraverso il varco per finire in un corpo idrico superficiale.

Tali acque, grazie alla grandissima percentuale di acque piovane, saranno estremamente diluite e, a meno di presenza di sostanze non compatibili con le reti fognarie, non genereranno danni all’ecosistema.

Il funzionamento ottimale degli scolmatori

Il funzionamento ottimale degli scolmatori rappresenta per noi un obiettivo di primaria importanza che monitoriamo costantemente al fine di tutelare l’ambiente, rispettare e valorizzare tutte le risorse idriche, soprattutto i fiumi e i laghi che costituiscono la ricchezza e la bellezza del nostro territorio.

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Piano ricerca perdite acqua

Tecnologia smart per il monitoraggio delle perdite d’acqua

Tecnologia Satellitare per la Salvaguardia Idrica

Oltre il 40% dell’acqua immessa nella rete idrica viene dispersa. Ridurre questa perdita è una delle sfide principali per una gestione efficiente delle infrastrutture idriche.
Per questo abbiamo avviato un progetto pilota di ricerca perdite con una tecnologia innovativa: un satellite in orbita a 637 km dalla Terra individua le dispersioni d’acqua nella rete.

Geolocalizzazione e Individuazione delle Perdite
Il monitoraggio satellitare avviene in due fasi:

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Geolocalizzazione delle zone critiche

Il satellite analizza il sottosuolo rilevando la presenza di acqua potabile, distinguendola dalle acque naturali grazie alla costante dielettrica e alla conducibilità elettrica.

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Individuazione delle perdite

Il sistema ha analizzato 500 km di rete in 15 comuni, individuando oltre 50 perdite riparate rapidamente. Con i metodi tradizionali, questo lavoro avrebbe richiesto mesi.

Perdite Idriche: Un Problema da Risolvere

In Italia, le perdite della rete idrica superano il 40%, mentre in Lombardia si attestano intorno al 30%. Le tubature obsolete e l'usura delle infrastrutture aggravano il problema.
Anche se il nostro obiettivo è la ricerca perdite negli acquedotti pubblici, il sistema è in grado di segnalare anche perdite nelle reti private, permettendo ai cittadini di intervenire tempestivamente.
Quando viene rilevata una perdita nella rete pubblica, il nostro team interviene immediatamente per ripristinare il servizio.

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Obiettivi

Obiettivi Futuri: Estensione del Progetto

Sorgenti, falde acquifere e captazione dal Lago

Acqua dolce: risorsa vitale per la vita e l’economia

Risorse Idriche

L’acqua dolce è vitale per la nostra vita: dall’igiene all’alimentazione, dall’industria all’agricoltura.

Circa il 97,5 per cento delle risorse idriche mondiali è costituito da acqua marina, solo il 2,5 da acqua dolce di cui tre quarti è nei ghiacciai e un quarto nascosta sottoterra.


Nella nostra provincia dei sette laghi, dominata da incantevoli scenari acquatici, il prelievo dell’acqua dolce viene effettuato da sorgenti, falde acquifere e acque superficiali.

La diversificazione delle fonti rappresenta un’importante opportunità per la nostra società  per garantire a tutti acqua di qualità, in quantità  e continuità. Il nostro unico interesse è la conservazione delle nostre risorse idriche, obiettivo che fa parte dei principali impegni che ci siamo assunti con i cittadini e con l’ambiente.

Le Sorgenti

Eccellenza Idraulica ed Ecologica della Provincia di Varese

Le sorgenti sono una risorsa fondamentale per l’approvvigionamento idrico della provincia di Varese, particolarmente nelle aree montane e prealpine. Queste fonti naturali, che emergono dal sottosuolo, si integrano perfettamente con l’ambiente circostante, riducendo l’impatto paesaggistico.

Attualmente gestiamo oltre 350 sorgenti, una risorsa ecologica e idraulica di alta qualità. Le sorgenti non solo preservano l’ambiente, ma garantiscono anche acqua potabile di eccellente qualità, che riflette lo stato ecologico del territorio.

La loro gestione mira a salvaguardare l’equilibrio tra risorsa naturale e paesaggio, assicurando al contempo la continuità e l’efficienza dell’approvvigionamento idrico.

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Falde Acquifere

Prelievo dell'Acqua dalle Falde Acquifere

L’acqua viene prelevata dalle falde acquifere tramite pozzi e pompe elettriche che spingono l’acqua verso l’alto. In alcuni casi, i pozzi scendono fino a 180 metri per accedere ad acquiferi protetti, consentendo di ottenere acqua di qualità senza necessitare di trattamenti aggiuntivi.

Acque Superficiali di Prima Falda per Irrigazione e Uso Industriale
I pozzi di prima falda captano acqua dalla parte più superficiale del terreno, che può essere più vulnerabile all’inquinamento. Questi pozzi sono destinati a usi non potabili come irrigazione e industria, che richiedono grandi quantità d’acqua ma non necessariamente pura.

Captazione da lago

Le Prese a Lago: Una Fonte Naturale e Continuativa di Acqua

Le prese a lago dal Lago Maggiore e dal Lago Ceresio sono una peculiarità del territorio della provincia di Varese. Il lago offre una fonte d’acqua inesauribile, fungendo da serbatoio naturale che, dopo il trattamento di potabilizzazione, assicura un continuo approvvigionamento idrico durante tutto l'anno.

Pozzi ad Uso Esclusivamente Industriale
In provincia di Varese, esistono pozzi destinati esclusivamente a zone industriali. L’acqua prelevata da questi pozzi non è adatta al consumo umano, ma i quantitativi prelevati sono sufficienti per soddisfare le esigenze delle industrie, preservando così le risorse idriche di qualità superiore per usi potabili.

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Cosa butto? Consigli antinquinamento

Proteggi l'ambiente con semplici accorgimenti quotidiani

Cosa butto? Consigli per evitare l'inquinamento delle fognature

Ciascuno di noi può attivamente collaborare affinché le reti fognarie funzionino in modo efficiente, seguendo alcuni comportamenti molto facili e tuttavia fondamentali.
La parola d’ordine è prevenire e seguire sempre due semplici regole! 

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Riduci la contaminazione dell'acqua:

Evita scarichi inquinanti per semplificare il processo di depurazione e proteggere la salute e l’ambiente.

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Presta attenzione a ciò che scarichi:

Prevenire ostruzioni nelle fognature è fondamentale per evitare danni e fuoriuscite pericolose.

Cosa gettare nel water e nel lavandino?

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Sostanze pericolose e inquinanti

Non gettare mai vernici, solventi, farmaci scaduti, oli (automobili, cucina) o grassi nelle fognature. Questi elementi sono altamente inquinanti e causano ostruzioni.

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Prodotti non Biodegradabili

Assorbenti, pannolini e salviettine umidificate non biodegradabili sono tra i principali colpevoli delle ostruzioni. Questi oggetti bloccano i tubi e danneggiano le pompe idrauliche.

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Rifiuti solidi domestici

Evita di gettare nel water carta da cucina, mascherine protettive, cotton-fioc, cerotti, chewing-gum: questi oggetti intasano le fognature e creano gravi problemi alle reti.

Protezione ambientale

Pulizie ecologiche e protezione ambientale

Per ridurre l'impatto sulle fognature, utilizza la giusta quantità di detersivo o scegli alternative naturali come il succo di limone per sgrassare e l'aceto per disincrostare. Evita di abbandonare rifiuti in natura, rispettando l'ambiente e partecipando a iniziative di volontariato ecologico. Ogni piccolo gesto può fare la differenza per la salute del nostro pianeta.

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